Nel villaggio, siamo a fianco delle persone più vulnerabili (anziani, disabili) che anche prima della pandemia non erano autonome e avevano bisogno del sostegno e dell’accompagnamento di famigliari e vicini. Con i lockdown una regola sacra è il distanziamento sociale, una cosa che per queste persone è impossibile osservare. L’uso della mascherina è obbligatorio per potersi muovere, ma a loro che stanno in casa o al massimo nel cortile, la mascherina serve a poco; abbiamo pensato di mettere a disposizione di queste famiglie, all’ingresso di ogni casa, un secchio pieno di acqua che i nostri volontari o i vicini si impegnano a riempire con del sapone per permettere a tutti visitatori che vogliono fare compagnia a queste persone disagiate di adempiere al gesto del lavaggio delle mani.